Trekking sulle Dolomiti, architettura naturale imponente, magica, suggestione tra pietra e cielo, quanto siamo piccoli, Rifugi Vajolet, Carlo Alberto a cui si arriva risalendo tra le rocce, da quest'ultimo si scorge la sommità aguzza di una copertura argento.
Mezzora di cammino lungo il sentiero di ghiaia, abbastanza agevole e si mostra alla vista questa struttura a capanna, interamente coperta in metallo, liscio e splendente. Anche il vano tecnico dedicato al trasporto dei materiali con la teleferica nella struttura ne è interamente rivestito.
L'impatto è senza dubbio forte, stupore devo dire!
Basamento di acciao, struttura portante in legno lamellare, pelle argentea di alluminio a proteggere il tutto, fanno capolino le finestre quadrate, interni in legno chiaro e caldo, vista sull'orizzonte, dalle vetrate della sala da pranzo.
Menù tipico, piatti come opere d'arte.
Sostituisce il rifugio originario, ben più contenuto in volume e occupazione spaziale, legno a vista, copertura a una falda, del 1953.
Si tratta del Rifugio Passo Santner, situato nel parco naturale dello Sciliar-Catinaccio a quota 2734 m, opera dello Studio Senoner Tammerle Architetti.
Non conoscevo questa costruzione, edificata nel 2023, documentandomi ho scoperto, come era prevedibile, che la sua nascita ha scatenato numerose polemiche e moti di sdegno, si scorge da Bolzano, ma anche apprezzamenti, come sempre accade.
Non è sede questa per approfondire tale tematica, non è mio interesse farlo, ognuno avrà la sua opinione in merito, sempre rispettabile.
A me è piaciuto.
Dalla sua comparsa sulla terra l'uomo ha impresso la sua impronta, nel bene e nel male, sempre funzionalmente alle sue esigenze.
Questa è una di quelle, sul cammino, con quelle del passato e quelle che verranno.