A volte si cerca il bello, l’arte, in luoghi, città o musei lontani da casa nostra. Ma spesso ignoriamo o snobbiamo la meraviglia che ci circonda, appena fuori di essa.
Mi riferisco in questo caso al Musa di Salò, inaugurato dieci anni fa, prezioso serbatoio di civiltà, arte e cultura, che non avevo ancora visitato.
Tra le mostre ospitate, Klimt, Grafica d’arte, rassegna delle opere del grande artista austriaco, racchiuse in tre cartelle.
Non dipinti originali ma stampe a tiratura limitata in veste pregiata ma che bastano a infondere suggestione, bellezza e lusso.
Sicuramente Klimt amava molto le donne, ritratte con il suo stile unico, raffinato, una donna di Klimt la riconosci sempre, eleganti avvolte da vestiti a cascata, fuse nell’oro, nude definite dal tratto rapido a matita su carta.
Preziose, semplici, eterne.
All’ultimo piano del museo, con suggestiva vista sui tetti di Salò e il lago come sfondo, In-certi luoghi, disegni dalla Civica Raccolta del Disegno di Salò.
Fino al 25 maggio
