Dopo aver letto un libro sulla montagna, in concomitanza di una vacanza sulle Dolomiti, mi sono imbattuto in questo libro, ambientato a Parigi a Natale, letto in pochissimo tempo, sotto l’ombrellone, in spiaggia in riva al lago.
E’ stato divertente.
Bella storia, scritta bene, romantica e raffinata.
Forse con tematiche già sentite, dinamiche prevedibili e finale scontato ma indubbiamente gradevole.
Elemento di novità la Houseboat, La Princesse de la Loire, barca ormeggiata sulla Senna, che diventerà proprietà della protagonista Joséphine, di professione traduttrice, grazie all’eredità dello zio Albert.
Da qui si innescheranno vicende legate all’impossibilità di vendere la barca a causa di…non sveliamo troppo.
Protagonisti oltre i personaggi in carne ed ossa, Parigi e il suo charme, il cibo, la pasticceria con numerosi rimandi, la moda.
Tutto pettinato, esclusivo, leggermente snob.
Ma si legge tutto d’un fiato, capitoli brevi, scrittura scorrevole con pillole di francese che impreziosiscono la storia.
Tutto platealmente francese, più parigino direi, champagne, Chablis (si lo so si trova in Borgogna), la Tour Eiffel, la Senna, Etro, Marie Claire, le Coq au vin e tanto altro.
Niente è fuori posto, nemmeno i capelli della protagonista, raccolti in uno chinon, la sempre deliziosa, attraente, Joséphine.
Ogni personaggio non è banale, non svolge un lavoro banale, è glamour nel suo mondo esclusivo, patinato.
Libro leggero, delicato, da leggere cullati dal sole, o anche al caldo mentre fuori nevica, più avanti, spensierato.
Salut, Joséphine!
Buone letture, sempre.
Mille luci sulla Senna
Nicolas Barreau
Feltrinelli, 214 pag