L'architettura del legno mi ha sempre affascinato, per una serie di ragioni: innanzitutto il legno è bello da vedere, poi il colore delle essenze, dai toni più chiari del faggio, pino, betulla, passando dal castagno, noce, per arrivare al ciliegio e larice. Il suo utilizzo e duttilità si perdono nella notte dei tempi, da un semplice ponticello ad una baita in montagna, un rifugio in alta quota, un soffitto a cassettoni, per arrivare alle imponenti strutture in lamellare. In mezzo c'è un mondo.
Il legno è profumato, leggero, caldo, flessibile, con caratteristiche meccaniche di tutto rispetto che ne permettono gli utilizzi più disparati, è un materiale di per sé già pronto all'uso, a respiro universale, sostenibile, rigenerabile rispettandone oculate gestioni. Può essere a vista o rivestito, portante o accessorio, respira, banalmente è naturale!.
Quando mi reco in cantiere una fase delle lavorazioni che mi è sempre piaciuta osservare è il montaggio della copertura in legno, da quelle più semplici a falda a quelle più articolate e complesse.
Ormai la tecnologia da tempo è entrata nel settore, ogni elemento è progettato da sotfware specifici e tagliato da macchine a controllo numerico sempre più sofisticate, in cantiere si assemblano i pezzi secondo i disegni esecutivi, senza l'ausilio di attrezzature da taglio manuale, niente più segatura insomma.
Il fascino comunque rimane, nel vedere lo schema dalla carta prendere vita nella costruzione reale. Già, la stessa carta è legno!
La premessa, doverosa, è servita per introdurre una importante realtà che si occupa di costruzione di edifici prefabbricati in legno: case, ville, condomini, edilizia pubblica e ricettiva, come scuole, alberghi, villaggi turistici. Mi riferisco a WOLF HAUS, azienda specializzata da 50 anni nella tecnologia costruttiva delle case in legno ad alto risparmio energetico. Ho preso parte alla Wolf Haus Academy, una giornata rivolta ai progettisti, presso la sede dell'Azienda a Vipiteno, zona industriale Wolf, 1 a Campo di Trens (Bz).
Una significativa offerta formativa, che ha permesso grazie al contributo dei relatori, di conoscere questa realtà, visitarne il reparto produttivo, gli spazi espositivi con materiali e tipologie costruttive che riguardano il completamento delle abitazioni, scale, pavimentazioni, portoncini, impianti, cablaggi e altro, e apprendere le modalità di approccio, gestione del processo realizzativo tra progettista/committente e costruttore.
Particolarmente interessante la visita della casa "prototipo", posizionata in sommità della copertura della sede aziendale, nel volume di colore giallo visibile dall'esterno.
Il Know_how comprende la progettazione esecutiva, ingegnerizzazione, produzione, costruzione e ricerca/sviluppo.
ND Presso il buffet offerto, un calice di Kerner, vino originario della Germania, ottenuto da uva a bacca bianca, all'occhio giallo paglierino, aromatico, fresco, speziato.
Abbinamento risotto alle erbe trentine.
Per approfondire
Architettura in legno nel mondo: Kengo Kuma
https://kkaa.co.jp/en/about/kengo-kuma/